23 Ottobre 2010
Il 5 agosto 2010 frana un’altra miniera, questa volta in Cile più precisamente a Copiapò a nord di Santiago.
Solamente che il giacimento di oro e rame in questione non era al primo incidente e la società San Esteban nel 2008 aveva dovuto chiudere la miniera che tuttavia il Servizio Nazionale di Geologia e Miniera del Cile ha dato il permesso per la riapertura dopo breve.
Gli operai che inizialmente erano stati dati per morti sono stai ritrovati con la sonda a 700 metri sotto terra dentro un riparo in cui si sono divisi i viveri e lo spazio con la speranza che qualcuno li ritrovasse. Avvenuto il ritrovamento sono stati subito alimentati con cibo liofilizzato fatto passare attraverso la sonda con un foro di 15 cm. Gli sono stati dati anche medicinali e calmanti per mantenere sottocontrollo lo stress in vista di una lunga attesa di circa un anno preventivato per il recupero.
I minatori sono stati tirati fuori, uno alla volta con la capsula Fenix chiamata così in onore dell’uccello che rinasce dalle proprie ceneri.
Manuel Gonzales è l’uomo che ha spento la luce, così soprannominato dai giornalisti l’ultimo operaio recuperato, mentre il presidente cileno Pinera ha chiuso e sigillato il pozzo.
Gli operai sono stati sottoposti a visita medica e trovati in buone condizioni.
Sarà un cammino lungo e tortuoso quello a cui andranno incontro i proprietari della società Alejandro Bohn e Marcelo Kemeny con denunce pesanti.
L’avvocato che rappresenta i lavoratori della miniera di San José, Remberto Veldés ha già presentato la prima denuncia contro i proprietari del giacimento e contro i responsabili del Sermageomini.
I proprietari hanno dichiarato che non hanno nemmeno i soldi per pagare le operazioni di soccorso.
Per la ratifica della Convenzione n.176 sulla sicurezza e la salute in miniera dell’organizzazione Internazionale del lavoro è stato delegato dal direttore della confederazione sindacale cilena, Javier Castillo.
Dopo il buio
schsssssssssssss non diciamolo a nessuno e … nasce il “Patto del Silenzio”.
Tutto il resto sono solo luci alla ribalta, l’altro lato dell’essere umano pensante: la bestia.
“fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”
(cit Dante A.)
Mentre alcuni minatori si salvano, in Cina muoiono per una fuga di gas. Che orrore.
Assicurazione: l’Inail
Nasce il 17 marzo 1898 l’Inail (istituto nazionale assicurazione contro gli infortuni sul lavoro)è stata introdotta dalla legge n.80 nel sistema legislativo italiano. Gli obiettivi dell’assicurazione sono:
- riduzione del fenomeno infortunistico
- assicurare i datori di lavoro nei confronti dei lavoratori che svolgono attività a rischio.
- garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro.
L’assicurazione tutela il lavoratore per l’infortunio sul lavoro e itinere, la malattia professionale, il danno biologico (decreto legislativo 39/2000). Esonerando il datore di lavoro dalla responsabilità civile.
L’infortunio sul lavoro deve avere un estensione dal lavoro per almeno tre giorni.
L’infortunio a itinere art.12 del decreto legislativo38/2000
La malattia professionale è un evento dannoso che agisce sulla capacità lavorativa e che si verifica nel luogo del lavoro e nel suo esercizio.
Il danno biologico : "nella menomazione dell'integrità psicofisica della persona in sé e per sé considerata, in quanto incidente sul valore uomo in tutta la sua concreta dimensione, che non si esaurisce nella sola attitudine a produrre ricchezza, ma si collega alla somma delle funzioni naturali afferenti al soggetto nell'ambiente in cui la vita si esplica, ed aventi rilevanza non solo economica, ma anche biologica, sociale, culturale ed estetica"
Ergo la lesione all’integrità psico-fisica, valutabile sotto un profilo medico-legale, delle persone.
Il diritto alle Prestazioni avviene al momento dell’incidente e si distinguono in due tipologie:
1) sanitarie
2) economiche
Il procedimento di prevenzione dei rischi negli ambienti di lavoro deve riconoscerne le diverse tipologie attinenti alla causa.
Il rischio è scaturito da più condizioni e si distingue in:
- rischio strutturale ed è legato all’edificio che ospita persone e servizi. La struttura edilizia deve avere i requisiti di sicurezza appropriati all’esercizio lavorativo da svolgere.
- rischio per la sicurezza è collegato a molteplici fattori attribuibili al tipo di lavoro e alla struttura ospitante.
- rischio igienico-ambientale si allaccia all’ambiente e al suo mantenimento.
Per diminuire il margine di rischio si attiva sempre l’opera di prevenzione attraverso l’informazione e la formazione adeguata alla tipologia del lavoro, con controlli di routine per la struttura ospitante e dei suoi lavoratori.
Pensando << tanto c’é chi paga >> non si risolve lo svantaggio sociale della persona, ergo evitate gli incidenti, lavorate con attenzione e responsabilità, un’assicurazione non è “la vita”. Informatevi sempre, lavoratore e datore di lavoro: insieme si può!
Edda Cacchioni
Mantova 21 ottobre 2010
ore 4,30
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