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Perché un centro antiviolenza?

 

 

 

 

 

Perché un centro antiviolenza?
a cura H.Edda Cacchioni
Editor Scrittrice Ghostwriter
Counselor 

 

''Antiviolenza'' lascia un segno indelebile su chi ha subito realmente violenza psicofisica. Una minaccia alla salute, al recupero. Le persone perdono identità e diventano numeri, ergo preferibile, subito dopo il medico entrare in comunità per disintossicarsi dall'abitudine a essere umiliati maltrattati e all'indifferenza famigliare.
Per aver subito la violazione dei diritti umani i centri antiviolenza non disintossicano.


In conferma di un errato regime psichiatrico dei quartieri delle zone. Cerveteri e Ladispoli sono città con entità delinquenziali di ogni fascia di età facilmente captabili, è sufficiente uscire sulle strade sotto il cielo di tutti. Ergo ritengo che il centro antiviolenza è sostegno di tutte quelle situazioni ingombranti in cui il medico di famiglia non ne vuole carico.
Iter: medico di famiglia, forza dell'ordine.
Non crediamo nessuno, quando dite che la persona maltrattata abbia particolari condizioni psicologiche da accettare abusi e sevizie, piuttosto, la società è organizzata in tal senso, a fare accettare gli abusi iniziando dalle semplici molestie per strada fatte passare per complimenti in cui soprattutto donne e bambini, abituati ad assoggettarsi al chi passa prima di me 'e tutti fan così' invece di difendere la propria dignità e persona, copiano e rifanno al prossimo.
Ora, vero l'esistenza di situazioni molto forti ergo  non basta nemmeno il centro antiviolenza smistamento di casi, ci vuole uno psichiatra e un allontanamento della persona abusata troppo spesso usata anche da chi lo 'sa'... Sono persone quando non segregate con forti patologie che al primo secondo accenno di sopraffazione continuano a restare invece di andarsene almeno quando possono oppure chiedere aiuto con la speranza che lo trovino ecc
ecc ecc ergo talvolta un ottima coesione sociale e un attenzione in più da parte delle forze dell'ordine eliminerebbe centri del genere così come i vaccini hanno debellato il vaiolo...

 

 

mai bias

 

 

Il burka invisibile è il peggiore degli abiti e le donne in Italia lo sfoggiano con l'impeto di una falsa Libertà ottenuta, molestando con gli uomini tutte coloro che sono riuscite a toglierselo di dosso

Hedda Cacchioni

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