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Audiopsicofonologia. Ascolto e Udito (per pag. Flauto Dolce Soprano)

Testo aggiuntivo  per il corso Flauto Dolce Soprano

 

 

Audiopsicofonologia.
Ascolto e Udito

a cura H.Edda Cacchioni
Counselor Editor Scrittrice
 

 

 

L'audiopsicofonologia è stata fondata da Alfrd Tomatis (1920-2001) e si occupa della  voce e dell'ascolto.
Il metodo di A. Tomatis recupera l'attenzione all'ascolto del proprio corpo soprattutto laddove il trauma di un forte dolore psichico è stato congelato il 'ricordo del sentire'.
A. Tomatis era un otorino laringoiatra francese, cresciuto con l'influenza del padre francese cantante e lirico.
Intorno agli anni 1950 fece delle osservazioni della sua esperienza avuta in una clinica per sordi professionali tra cui gli avatori, inoltre osservò i disturbi dell'emissione vocale nei cantanti, da queste osservazioni creò le Leggi:


Leggi fondamentali

  1. Se si interviene correggendo le frequenze alterate migliora istantaneamente l’emissione vocale;

  2. è possibile trasformare la fonazione attraverso una stimolazione uditiva e mantenerla stabile nel tempo. La correzione delle frequenze alterate può avvenire attraverso una stimolazione specifica data da un Orecchio Elettronico (legge di rimanenza);

  3. l’orecchio destro e quello sinistro non sono identici; solo l’orecchio destro è direttivo e svolge una azione di controllo dei vari parametri del linguaggio (intensità, timbro, intonazione, inflessione, semantica);

  4. un individuo non necessariamente è in grado di riprodurre tutti i suoni che sente e questo dipende dalla selettività, cioè dalla capacità di analizzare i suoni e differenziarli.

Da queste leggi si capisce che l'orecchio va oltre l'udito passivo.
Si ha l'ascolto intenzionale, cosciente e volontario che si manifesta attraverso una postura che aiuta l'ascolto nella direzione che vogliamo.
L'attivazione o meglio la Messa in Ascolto determina lo sviluppopsicorporeo, l'acquisizione del linguaggio e l'evoluzione psichica della personalità.



Udito e Ascolto
L'udito e l'ascolto seppur un ottimo connubio non hanno lo stesso significato tant'è che sono due concetti con due funzioni proprie dell'orecchio:

Udito= fenomeno-difensivo
Ascolto= fenomeno attivo che coinvolge tutto il corpo oltre all'apparato uditivo.
Le funzioni principali sono:
1 Energetica che si attiva dal sistema reticolare troncoencefalico che stimola la corteccia cerebrale.
2 Uditiva in questa funzione si ha la raccolta e la decodifica della qualità degli stimoli sensoriali che coinvolge il sistema limbico (sfera emotiva)
3 Equilibrio che si attua dai nuclei vestibolari che regolano la statica e la cinetica del corpo.

Da queste tre funzioni nasce l'ascolto progressivo che va in direzione filogenetico e ontogenetico in cui nasce l'intenzionalità    di entrare in contatto col mondo circostante.


 




Applicazione dell'audiopsicofonologia
I campi di applicazione sono veramente tanti, sia in ambito patologico che non, perché i benefici abbracciano l’intera unità psicocorporea. A partire dal Bilancio Audiopsicofonologico (test d’ascolto, test di lateralizzazione corporea e uditiva) si valuta la presenza di disturbi delle tre funzioni dell’orecchio:

  1. i disturbi della funzione vestibolare e vestibolo-cocleare hanno a che fare con lo spazio corporeo: nel primo caso si tratta di disturbi dell’equilibrio, vertigini, ipercinesie e iperattività motoria, ritardo psicomotorio, disprassie e disgrafie, disturbi del ritmo (balbuzie), turbe della rappresentazione spaziale; nel secondo caso di sordità professionali, sindrome di Ménière, ipersensibilità a determinate frequenze, ipercinesie e iperattività motoria;

  2. i disturbi della funzione energetica hanno a che fare con la vitalità che interviene nella creatività, nell’apertura al mondo esterno, nella intuizione e nella sensibilità: sordità delle persone anziane, depressione, disturbi della comunicazione, perdita degli armonici e della tonicità vocale;

  3. i disturbi della funzione cocleare in cui è profondamente compromessa la funzione dell’ascolto: disturbi dell’apprendimento, problemi relazionali e turbe della comunicazione, scarsa concentrazione e memoria con difficoltà scolari nei bambini, perdita della qualità della voce dovute a turbe dell’analisi del suono (difetto della intonazione, cedimento dell’accento, perdita del timbro), dislessia;

  4. I disturbi simultanei delle tre funzioni comportano nel bambino ritardo nello sviluppo e nel linguaggio come nell’autismo; nell’adulto disturbi psicologici come depressione, angoscia, ansia, spossatezza; disturbi psicopatologici gravi come le psicosi.

 

 

 

Musicisti e cantanti per suonare si mettono in ascolto con se stessi
o con lo strumento musicale.

 

 

 

[leggere l' articolo aggiuntivo ''Effetto Mozart'']

 

segui il corso dalla pagina Il Flauto Dolce Soprano. Le lezioni sono numerate

 

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